Cos’è l’INCI ? Facciamo un po’ di chiarezza
L’INCI non è una brutta parola ma la nostra arma di difesa. Imparalo a leggere e diventerai un consumatore felice!!
Biottine oggi iniziamo a fare un po’ di chiarezza… stiamo programmando infatti una serie di articoli per cercare di insegnarvi, in modo molto semplice e pratico, a riconoscere da voi i vari cosmetici. 😀
Pensiamo infatti che un consumatore consapevole sia un consumatore felice!
Non facciamoci più abbindolare da pubblicità ingannevoli…abbiamo un’arma per difenderci e questa arma si chiama INCI 🙂
L’INCI, ( International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l’elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard.
Dal 1997 è diventato obbligatorio per le case cosmetiche scrivere su ogni prodotto il proprio inci, che riporterà in ordine decrescente (da quello con la percentuale maggiore fino a quello con la percentuale minore) l’ elenco degli ingredienti di cui è composto.
Spesso però questo INCI sembra scritto in arabo per noi consumatori.
Recenti studi hanno dimostrato che oggi, una donna su tre legge l’etichetta (l’inci) ma la trova poco comprensibile.
Per noi “comuni mortali” che già dobbiamo destreggiarci tra lavoro, casa, famiglia, ecc.. che ci consentono si e no 10 min per fare una spesa.. diventa impossibile, “poco pratico” stare li a cercare di capire tutte quelle parole e a ricordarci se fanno male,bene..
I vari ingredienti infatti, sono scritti secondo una nomenclatura standard, ma che vuol dire e soprattutto qual è?
Eccovi allora un piccolo aiuto:
- Tutto quello che è scritto il latino (finalmente ho capito a cosa sono serviti tutti quegli anni di studio) sono ingredienti di origine vegetale. Viene infatti riportato il loro nome botanico in latino…
- Le sostanze che invece troviamo scritte in inglese sono quelle che hanno subito una trasformazione chimica.
- I coloranti invece sono scritti sempre in fono con la sigla CI che sta per colour index, seguita da un numero identificativo.
In breve: quanto più l’inci del vostro prodotto è scritto in latino tanto più sarà “naturale” …
Inizialmente la lettura dell’INCI può sembrare molto difficoltosa ma un grandissimo aiuto vi verrà dato, oltre che da noi, anche dal biodizionario in cui troverete la classificazione dei vari ingredienti , tramite dei pallini con i colori del semaforo (verde, doppio verde, giallo, doppio giallo, rosso e doppio rosso).
Altro grande aiuto oggi ci viene fornito dalle app. Questa qualla che preferisco: Biotiful: L’App del Bio-Dizionario
Ecco le sostanze che finiscono maggiormente sotto accusa, quelle che sarebbe meglio evitare:
In dose elevatia sono stati accusati di interferire con i ricettori ormonali per gli estrogeni e di facilitare la proliferazione di cellule tumorali.
Certo la loro funzione la svolgono, ma sono sostanze occludenti che impediscono alla pelle di respirare. Inoltre inquinano, perchè poco biodegradabili: meglio evitarle.
Attenzione però come con i siliconi, non lascia traspirare i follicoli che si possono irritare e può dunque comparire l’acne. Ma quello che più preoccupa sono le impurità che restano dopo il processo di raffinazione che favorirebbero l’invecchiamento e addirittura tumori della pelle.
Pensate che sono presenti addirittura in prodotti per bambini!!
Sono stati accusati di causare tumori al seno (per saperne di più leggi qui)
Lista ingredienti dannosi più diffusi
Per chi vuole saperne di più eccovi una breve lista degli ingredienti dannosi più diffusi in prodotti di make-up:
Butilidrossianisolo, noto come BHA o E320, è vietato in America ma non da noi. Si tratta di un conservante (quindi un antiossidante) e spesso il suo uso viene associato al BHT, anch’esso dannoso. La metabolizzazione del BHA produce metaboliti potenzialmente carcinogeni! Io l’ho ritrovato in un correttore comprato in farmacia…!
In tutte le sue numerazioni (11, 12, 13, 16, 20 e 40)
Sono sostanze che liberano formaldeide (ingrediente non più presente nei cosmetici ma solo in alcuni smalti perchè ritenuto allergenico e cancerogeno)
Sono sospettate di causare tumori al seno
Sostanza molto diffusa anche tra i deodoranti, con potente attività antibatterica, anch’esso sospettato di essere causa di tumore al seno.
monoethanolamine (MEA), triethanolamine (TEA), diethanolamine (DEA) e ethanolamine, creano il rischio di formazione di nitrosamine (cancerogene)
Solitamente terminanti in –thicone (dimethicone, trimethicone, ecc), dannosi perché non lasciano traspirare la pelle, causando l’insorgere di brufoli e facendola invecchiare più in fretta.
Polyethylene glycol (PEG); non è solo potenzialmente cancerogeno, ma contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile.
Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES). Danneggiano la formazione degli occhi nei giovani, causando danni permanenti e irritazioni ed è legato alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che può danneggiare il sistema immunitario e, quando unito a altre sostanze chimiche, può essere trasformato in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni
Tutte sostanze derivate dal petrolio!!!
ALCUNE PRECISAZIONI:
Ci tengo a precisare però che l’uso di tali sostanze è regolamentato per legge, ma, per essere ancora più precisa, devo anche dirvi che alcuni paesi regolamentano ingredienti che in altri sono considerati nocivi.
(Ad esempio, alcuni ingredienti sono vietati nei detersivi e poi ce li ritroviamo nei cosmetici personali…)
Questo non è per fare allarmismo ma è per ribadire il concetto di base, quello del consumatore consapevole e felice!!
Il mio consiglio per acquisti “sicuri” è quello di affidarsi alle BioProfumerie oppure leggere sempre le etichette!
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