Vetere: rosè Biologico
Vetere: IGP Paestum Aglianico Rosato Biologico
SCHEDA PRODOTTO:
uve: Aglianico 100%
zona di produzione: Capaccio-Paestum località Cannito
altitudine: 150-210mt s.l.m
esposizione: sud-sud ovest
tipo di terreno: argilloso-calcareo
sistema di allevamento: spalliera con potatura guyot
legatura: con salici
defogliatura, diradamento, vendemmia: manuale
età media delle piante: 7 anni
resa uva e per ceppo: 1000-1200gr.
vinificazione: con pressatura ultra soffice
affinamento: serbatoi di acciaio
alcol: 12% vol.
formato : 0,75
prezzo : 11,5 €
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CONSIDERAZIONI:
Ho avuto il piacere di assaggiare molti dei vini di quest’azienda, anche grazie alla collaborazione che c’è con Torretta.
Mi sono piaciuti tutti ma il mio preferito rimane il Pian di Stio 😉
Premettendo che non sono un esperta di vino ma solo una consumatrice appassionata, ho trovato le bollicine del Vetere molto adatte per un aperitivo, sulla spiaggia visto il periodo 😀
Che dirvi di più, io per quest’ estate ho già fatto una piccola scorta e vai con l’ happy hour 😉
L’Azienda Agricola San Salvatore nasce nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, in una terra antica, ricca di storia e tradizione. La cantina si trova nella stessa area dove gli Antichi Greci cominciarono la colonizzazione della Magna Grecia e dove portarono per la prima volta i vitigni Aglianico, Fiano e Greco.
” La nostra filosofia è quella di produrre vini rispettando la natura e le tradizioni e di trasportare nei nostri prodotti la storia e i sapori di queste terre”.
Pur essendo un’azienda molto giovane, la prima vendemmia è infatti del 2009, San Salvatore è molto legata alla tradizione contadina cilentana, ne rispetta i tempi e i metodi, coniugandoli con l’impiego delle ultime tecnologie, assecondando così le vocazioni della terra e della natura del luogo.
“Il nostro profondo rispetto della natura ci impone di ridurre al minimo l’inquinamento e l’impatto ambientale, pertanto per le scatole dei nostri vini utilizziamo solo carta riciclata e sul tetto della cantina sono installati dei pannelli fotovoltaici che ci rendono pressoché autonomi e riducono di 6.800 Kg/A le emissioni di Co2 nell’aria.”
Come omaggio a queste terre incontaminate e ricche di storia e tradizione, non potevano che scegliere il bufalo per rappresentare l’azienda e dare ai prodotti nomi di luoghi e località del Cilento.
(SaByo)